La festa dell’Immacolata è molto cara ai tarantini, perché costituisce un altro appuntamento imperdibile per le nostre tradizioni. La Festa è un momento solenne; la città rende onore alla Patrona per averla salvata da due violenti terremoti nel 18° secolo.
Pastorali, canti natalizi, pettole e poi i cibi tradizionali, tutto racconta di profumi, gusti, sapori e musiche che rimandano alla famiglia, a quel ritrovarsi tutti insieme con i cibi della terra, poveri, e con il pesce locale. A Taranto la tradizione racconta che l’albero ed il presepe si allestivano proprio all’Immacolata. Domenica 8 dicembre la festa dell’Immacolata coincide con la seconda domenica di avvento, quindi, dopo aver preso la seconda candela dell’avvento da accendere, muniamoci di carta e penna per organizzare il menu della festa. Per tradizione si mangia pesce alla vigilia.
Ne parliamo con Valentina De Palma, chef e sommelier, con la sua azienda delizia i palati dei tarantini e non solo. Architetto, ha scelto di dedicarsi alla cucina. Eco allora un piatto della tradizione, rivisitato: orecchiette con crema di rape, cozze e cozze fritte.