L’acquisto dell’ex sede tarantina della Banca d’Italia, già accreditata come sede della facoltà di Medicina, sarà possibile grazie all’intenso lavoro suppletivo, tra gli altri, svolto dall’amministrazione comunale di Taranto.
Il sindaco Rinaldo Melucci ha acconsentito alla riprogrammazione delle risorse provenienti dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione inizialmente destinate alla ristrutturazione dei palazzi storici comunali Carducci, Troilo e Vico Novelune.
«Con quei soldi si procederà ora all’acquisto della storica sede della Banca d’Italia – ha spiegato il primo cittadino –, senza che ciò comporti un definanziamento dell’ambizioso progetto che restituirà alla città tre immobili di inequivocabile pregio. Per il restauro e la rifunzionalizzazione dei palazzi Carducci, Troilo e Vico Novelune, anzi, saranno appostate maggiori risorse».
La proposta tecnica di fattibilità redatta dalla Direzione Lavori Pubblici, quindi, è stata accolta dal Governo portando un doppio risultato: il via libera al potenziamento dell’offerta formativa universitaria, diversamente irrealizzabile, e il raddoppio di fatto delle risorse destinate ai tre palazzi storici della programmazione comunale.
Sui passi di avvicinamento all’installazione del corso, nelle ultime ore c’è stato anche l’intervento del sottosegretario alla Programmazione Economica e agli Investimenti, Sen. Mario Turco: «L’agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR), presieduta dal prof. Antonio Uricchio, ha comunicato che la filiale dell’ex Banca d’Italia è stata accreditata come sede della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Taranto. Quando abbiamo pensato all’ex sede della Banca d’Italia come contenitore ideale per accogliere Medicina sembrava un traguardo lontano – aggiunge il sottosegretario – ed invece un passo alla volta, mese dopo mese, e con il sostegno di tutte le realtà coinvolte, Comune di Taranto, Regione Puglia, Università degli Studi di Bari, Asl di Taranto e con il coordinamento della Presidenza del Consiglio, siamo riusciti in poco tempo in una vera e propria impresa. Ringrazio chi ci ha creduto e chi non ha mai mollato anche quando gli ostacoli burocratici sembravano insormontabili. Questo territorio merita una Università di eccellenza e anche una sede prestigiosa che posa accoglierla».