Partiranno il prossimo 8 febbraio le riprese del cortometraggio «Pluto», scritto e diretto dal regista tarantino Ivan Saudelli con la partecipazione di Gian Marco Tognazzi. Pluto, prodotto da Clickom srl e Programma Sviluppo, è risultato vincitore del bando «APULIA FILM FUND» promosso nel 2020 dalla Fondazione Apulia Film Commission. «Pluto» racconta la storia di Igor, 40enne disoccupato che cerca di sopravvivere soprattutto alla vigilia della nascita di una figlia nata dalla relazione con Giulia conclusa da qualche mese. Un giorno è convocato dalla più importante multinazionale esistente, la «Pluto Corporation» che attraverso il suo vertice Viktor,interpretato da Tognazzi, lo mette davanti alla più grossa decisione della sua vita, un bivio senza ritorno. Con lui ci sarà anche Pluto, il cane di Boris il defunto figlio di Viktor. Ma perché proprio Igor? Cosa rappresenta il cane Pluto e cosa lo porta ad affrontare questa terribile situazione con apparente passività? Una serie di punti interrogativi che si accavallano e si sviscerano in una storia di sacrifici estremi ai limiti dell’assurdo, portando lo spettatore a ricostruire gli eventi scavando nel passato dei protagonisti. Dall’8 febbraio, quindi, una nuova troupe cinematografica sarà al lavoro nella città e nella provincia di Taranto. Una squadra di professionisti composta quasi esclusivamente di eccellenze pugliesi: dal regista allo scenografo, la giovane scoperta di Martina Franca Vito Zito, fino alla truccatrice Giorgia Melillo.
«Siamo felici – ha commentato il regista Saudelli – che finalmente il grande lavoro di preparazione fatto in questi mesi stiamo per confluire sul set. Personalmente sono ancor più soddisfatto che Pluto possa prendere vita a Taranto, la mia città». Dopo la laurea a Roma, infatti, Saudelli è tornato nel capoluogo ionico dove ha iniziato a lavorare ad una trilogia antologica che a distanza di anni sta per raggiungere il suo completamento. «tutto – ha aggiunto il regista – è cominciato nel 2010 con “Overture”, un lavoro distopico sull’industria e quindi sulla realtà strettamente tarantina. Il secondo passo è stato “Icaro” nel 2013 e ora, grazie a Clickom e Programma Sviluppo, ci apprestiamo finalmente a realizzare l’ultimo capitolo in un territorio che offre bellezze capaci di diventare valore aggiunto nella nostra storia». Sono diverse infatti le location individuate da Saudelli per ambientare questo racconto che ha il sapore allo stesso tempo territoriale e futuristico. Dalla biblioteca «Acclavio» alla Circummarpiccolo, fino all’Incubatori ASI al quartiere Paolo VI.
Alcune scene saranno infine girate nello stabilimento Leonardo di Grottaglie: negli ultimi mesi, infatti, sono stati intensi e frequenti gli incontri e i sopralluoghi durante i quali sono state individuate alcune aree dello stabilimento in grado di rappresentare in modo efficace il futuro, lo spazio e l’eccellenza ingegneristica della «Pluto Corporation». Tarantina, infine, è anche Clickom, la casa di produzione cinematografica che dopo l’esperienza di «Dorothy non deve morire» di Andrea Simonetti con l’attrice Milena Vukotic prodotto da «10D Film», continua a portare avanti la scelta di sostenere le eccellenze pugliesi.
«Crediamo fortemente – ha spiegato Celeste Casaula, amministratrice Clickom – che il cinema e la cultura siano una delle strade da percorrere, in particolare a Taranto, per cambiare strada. Crediamo nella rete tra soggetti sani e volenterosi e anche per questo abbiamo avviato un rapporto con il nuovo Spazioporto di Taranto: il futuro – ha concluso Casaula –passa attraverso la valorizzazione delle eccellenze professionali, naturalistiche e umane del nostro territorio».