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sabato 7 Dicembre 2024

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Ben poco resta delle case di villeggiatura, dei Casini di delizia, della aristocrazia tarantina, costruiti a partire dal XVIII secolo lungo la costa del Mar piccolo, a breve distanza dalla città fortificata. Di queste si conservano, lungo il primo seno, parte dei giardini, come la Villa Peripato e i Giardini ottocenteschi della Villa Romanazzi Catapano all’interno dell’Ospedale Militare, che custodisce i resti della mitica villa Capecelatro, distrutta per realizzare l’arsenale Militare. Lungo il secondo seno del Mar Piccolo, si conservano testimonianze di rilevante interesse anche sotto il profilo architettonico, dell’originario assetto, caratterizzato dalla presenza di masserie con case padronali e strutture conventuali. Il primo esempio che incontriamo provenendo da Taranto, in direzione San Giorgio è la masseria Cimino con annessa villa padronale del barone Pantaleo. È forse quest’ultima la più elegante costruzione ottocentesca extra moenia di Taranto, destinata alla villeggiatura di una nobile famiglia che abitava in uno dei più splendidi palazzi del XVII secolo della Città Vecchia. Il suo disegno riprende linee di ispirazione mitteleuropea, con ampie archeggiature vetrate al primo piano che guardano verso la grande corte lastricata e verso i giardini ricchi di fontane e sculture.

Segue la masseria Paddovale, facente parte originariamente delle proprietà Pantaleo, con caratteristiche proprie di un luogo di lavoro, con depositi e stalle, ristrutturata di recente per accogliere gli uffici di una importante azienda cantieristica. Lungo la Circum mar Piccolo, incontriamo, dopo la zona umida Palude la Vela, il piccolo convento dei Battendieri, realizzato a seguito di una donazione fatta nel XVI secolo dalla potente famiglia Marrese ai frati cappuccini, per realizzare sul fiume Cervaro la gualchiera destinata alla follatura delle lane per realizzare i sai.

 Lungo la strada che costeggia il secondo seno del Mar Piccolo si accede al complesso monumentale della Masseria San Pietro Marrese. Oltre alla ottocentesca casa padronale, è qui presente una basilica a tre navate con abside affrescata, databile al XII secolo, e tanto altro ancora.