Già dal precedente brano “Habitat” uscito ad aprile, ci si è interfacciati con la penna delicata e introspettiva di Vienna. Con “Lasciare le cose a metà”, la scrittura della cantautrice pugliese viene fuori in tutta la sua concretezza, unendo psicologia e musica in una visione artistica parallela.
“Lasciare le cose a metà” parla del momento in cui si comprende che per un buon periodo della propria vita ci si è lasciati andare ad un senso di vuoto, di assenza da sé stessi. È quell’attimo doloroso ma necessario in cui ci si guarda dall’esterno e ci si vede a terra, con la difficoltà di fare un passo, indietro o in avanti che sia. Da qui il titolo del brano. È la descrizione dell’istante in cui si giunge alla conclusione di non stare bene, accettando la propria condizione di sofferenza come un passaggio utile nel processo di guarigione, con la consapevolezza che proprio il momento in cui si smette di fingere a sé stessi determina una risalita consapevole, funzionale e duratura. “
“Ho scritto Lasciare le cose a metà molto tempo dopo aver vissuto una situazione dolorosa. Questa canzone è il racconto dei rumorosi pensieri che abitano la testa in un periodo di sofferenza, è il ritratto del punto più basso che mi è capitato di raggiungere e della consapevolezza che ne deriva. Sono grata a quell’esperienza e sono grata di aver raccontato in questo brano come mi sono sentita. Penso di non essere la sola e credo sia importante, per la nostra generazione, avere la spinta necessaria per chiedere aiuto in qualsiasi circostanza.”