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lunedì 16 Settembre 2024

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lunedì 16 Settembre 2024

«A Taranto -ha detto il referente di Libera Taranto, Remo Pezzuto- le forze dell’ordine e la magistratura svolgono un lavoro impegnativo di contrasto alla criminalità organizzata. In casi come l’uccisione Nardelli, la magistratura si è mossa in maniera tempestiva, cercando le motivazioni degli attentati. Rispondendo a domande come: che cosa fa la criminalità organizzata? Quali sono le economie a cui si interessa e in che modo opera».

A rispondere è stato il report della DDA, sull’ultimo trimestre del 2022. È lo spaccio la principale fonte economica della criminalità organizzata. «C’è un grande ingresso della malavita -sottolinea Pezzuto- nelle economie pubbliche degli appalti e nelle estorsioni. La domanda che ci siamo posti è: in che modo noi cittadini possiamo creare un contrasto effettivo alla delinquenza? Rivendicare diritti e rivendicare democrazia e giustizia sociale, sono essenziali per togliere terreno alla criminalità organizzata e alle mafie che creano la loro manodopera su necessità e bisogni».

La povertà, la mancanza di lavoro, la necessità di una casa, la difficoltà nell’accesso all’assistenza sanitaria, sono zone d’ombra in cui la malavita affonda le sue radici. «Continuo a ripeterlo -aggiunge il referente provinciale di Libera- la criminalità si nutre delle povertà intellettuali e di quelle economiche. Per questo lo Stato deve eliminarle garantendo a tutti una vita dignitosa». Problemi così radicati nel tessuto sociale che rischiano di essere normalizzati. «Dobbiamo risvegliare le coscienze -ha affermato Don Angelo Cassano, Referente regionale di Libera Puglia. Per questo è importante il ruolo culturale ed educativo di Libera. Oggi si sta diffondendo una certa cultura mafiosa anche fra i giovani, con le baby gang e su questo dobbiamo lavorare molto»