«Ci siamo illusi, questa città non ha compreso chi in maniera totalmente autogestita voleva creare quel polo culturale fotografico che probabilmente mancava» così la storica kermesse di fotografia Fotoarte, organizzato dal circolo fotografico “Il Castello”, dopo 20 anni dice addio alla città. «Siamo stanchi, siamo stanchi di chiedere elemosine e ricevere vane promesse, per poi accorgerci che lo straniero è sempre ben accolto, riverito e supportato. Ma questo lo sappiamo che è un vezzo tipicamente tarantino. E siamo stanchi anche di patrocini morali che di morale hanno ben poco. Pazienza».
Marina Luzzi ha intervistato Raimondo Musolino del circolo fotografico “Il Castello” che ha spiegato le ragioni della scelta.
La lettera è intestata alla città, perché l’addio è proprio alla città . «Il tarantino – ha detto Raimondo Musolino del Circolo, intervistato in Buongiorno Taranto- non è molto avvezzo a frequentare le mostre fotografiche. Ma a mancare sono stati anche gli addetti ai lavori. Noi però eravamo capa tosta e abbiamo continuato ad andare avanti per cercare di smuovere le acque. Abbiamo autogestito Fotoarte fino a che è stato possibile. Oggi considerati i costi non lo è più».