Prevenire, contrastare e contenere la diffusione dell’epidemia da Covid-19, per tutelare la salute dei detenuti e degli operatori penitenziari. La direzione del carcere di Taranto, insieme ad ASL e dirigenza della Unità Operativa per la Sanità Penitenziaria, ha disposto e adottato una serie di misure.
Fuori dalle sezioni detentive, nel cortile interno dell’istituto penitenziario, è stata montata e allestita una tensostruttura all’interno della quale i medici di guardia effettuano il pre-triage, per la valutazione del rischio da infezione da Covid-19, nei confronti dei nuovi detenuti giunti.
Ai medici presenti all’interno del carcere, la ASL Taranto ha fornito le linee guida da seguire per l’accesso nella struttura e lo svolgimento dell’attività sanitaria nei confronti dei nuovi giunti, secondo le disposizioni del governo, del ministero di Grazia e Giustizia e della Regione Puglia.
Settimanalmente la ASL rifornisce gli operatori sanitari di dispositivi di protezione individuale da indossare per tutta la durata delle procedure di pre-triage, in particolare mascherine chirurgiche, FFP2 e FFP3, guanti e camici monouso, termo-scanner e disinfettante per le mani, nonché mascherine FFP2 per il personale di polizia penitenziaria. Sono stati, inoltre, forniti kit completi per la tutela del personale adibito al trasferimento dei detenuti.
La direzione di via Speziale ha individuato delle “aree cuscinetto” dedicate e isolate, in cui collocare i detenuti giunti, per un periodo precauzionale di 14 giorni, durante il quale avviene un costante monitoraggio delle condizioni di salute da parte dei medici di guardia.
In presenza di elementi che rendano necessaria l’esecuzione di un tampone, il Dipartimento di Prevenzione della ASL Taranto viene allertato per predisporre la procedura.
Qualora si riscontrino casi di positività, il dirigente sanitario dell’istituto penitenziario e il medico competente del Dipartimento di Prevenzione, valutate le condizioni cliniche del detenuto, dispongono l’eventuale ricovero in isolamento sanitario.
In caso di dimissioni o trasferimenti, i reclusi vengono sottoposti a visita medica e, in presenza di sintomatologia simil-influenzale o stato febbrile, ad eventuale tampone.
Il personale sanitario infermieristico esegue la rilevazione della temperatura corporea, a coloro che entrano in carcere, tre volte al giorno (ore 8.00, 14.00, 24.00).
Durante il periodo emergenziale è prevista la limitazione dell’attività medico-specialistica ai soli casi urgenti.
Per quanto riguarda il personale di polizia penitenziaria asintomatico che ha avuto contatti con persone contagiate o con casi sospetti, vengono predisposte e attivate le procedure sanitarie indicate dalla Regione Puglia.