«Bisogna dare l’opportunità agli studenti di Medicina di Tarato di essere fisicamente nell’Ospedale San Cataldo» a battersi per questo obiettivo è Michele Pelillo, a capo della costituenda azienda ospedaliera SS Annunziata. «Il prossimo 1 ottobre è una data molto importante per Taranto: finalmente l’Università di Medicina entra nel SS Annunziata –ha detto Pelillo ai microfoni di Buongiorno Taranto- perché inizia il quarto anno della facoltà di Taranto. Al quarto anno per legge c’è la necessità di far frequentare le corsie dell’ospedale agli studenti». Questo, secondo l’avvocato, vuol dire un nuovo percorso non solo per la sanità, ma anche per la vita sociale e culturale di questa città. «Un percorso che porterà al San Cataldo, che sarà un policlinico, quindi una struttura a rilevanza universitaria» aggiunge Pelillo, che spiega: «un policlinico ha bisogno di strutture universitarie accanto alla struttura ospedaliera, per infinite ragioni». I docenti del corso di laurea saranno i primari dell’ospedale san Cataldo, «che non hanno il dono dell’ubiquità, per stare contemporaneamente in più posti –dice Pelillo. Inizialmente non è stata prevista questa ipotesi, quindi ci troviamo una struttura grande e bella, ma priva di spazi per l’università».
Un intervento che ha bisogno di fondi, ma non porterà ritardi nella consegna della struttura. «Se saremo celeri a definire questa nuova esigenza non costituirà un ritardo- spiega. Perché la costruzione dell’ospedale procede speditamente e sta per iniziare la seconda fase: quella degli allestimenti e delle attrezzature. Che per un ospedale così grande è una fase impegnativa. Costruire un altro pezzo di ospedale per la destinazione universitaria potrebbe non comportare un allungamento dei tempi, perché potrebbe essere realizzata in quel tempo che servirà per il completamento dell’ospedale».