FREQUENZA 96.5 MHZ

lunedì 16 Settembre 2024

FREQUENZA 96.500 MHZ

lunedì 16 Settembre 2024

Avevano lavorato negli ospedali ionici durante il Covid19 come ausiliari, quando nessuno voleva farlo. Dopo più di un anno a casa, si è conclusa positivamente la vicenda dei 39 lavoratori di Sanità service, azienda esternalizzata della Asl di Taranto, seguiti nella loro vertenza dall’Unione sindacale di base. Ieri la firma dei contratti a tempo pieno e indeterminato.

«I lavoratori hanno accettato la proposta conciliativa del giudice. Si mette così la parola fine a questo capitolo.  La firma – spiega l’avvocato Mario Soggia – stoppa il ricorso e blocca qualunque tipo di azione legale mirata ad ottenere qualsivoglia spettanza del passato: questo hanno sottoscritto gli operatori che firmando un contratto a tempo indeterminato, diventano a tutti gli effetti dipendenti della Sanita Service e riprendono il loro lavoro all’interno delle strutture sanitarie. Con il ricorso presentato al Tribunale, i lavoratori avevano chiesto che venisse dichiarata la nullità del bando del 7 febbraio 2020, con cui Sanita Service dava il via alle selezioni per l’assunzione di 40 unità lavorative a tempo indeterminato, che ha di fatto escluso ed impedito la stabilizzazione di questa platea di lavoratori che erano stati invece assunti a tempo determinato e, a contratto scaduto, erano stati mandati a casa e vi erano rimasti per quasi un anno.   Con la vertenza, i precari hanno in alternativa rivendicato il diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato che Sanita Service ha effettuato dal 2021 ad oggi. Va detto che è un precedente importante in ottica futura».

Soddisfatto Franco Rizzo, coordinatore provinciale di Usb, insieme ai delegati Sanità Privata Simona Laliscia, Giuseppe Musciacchio e Margherita Sperti. «Ci abbiamo sempre creduto, non abbiamo mai smesso di farlo, nonostante coloro che remavano contro e chi addirittura ci derideva. Siamo andati avanti, certi di dover ripagare coloro che, anche rischiando la propria vita, sono andati a lavorare, nonostante avessero tra le mani solo un contratto a tempo determinato. Il nostro prossimo obiettivo è lavorare per accelerare i tempi di scorrimento della graduatoria, perché tutti gli aventi diritto possano avere al più presto una stabile collocazione lavorativa all’interno della società in house dell’ASL di Taranto». Queste le reazioni e l’atmosfera all’esterno del tribunale. Un audioracconto di Marina Luzzi e Francesco Casula, andato in onda su Buongiorno Taranto