Avevano lavorato negli ospedali ionici durante il Covid19 come ausiliari, quando nessuno voleva farlo. Dopo più di un anno a casa, si è conclusa positivamente la vicenda dei 39 lavoratori di Sanità service, azienda esternalizzata della Asl di Taranto, seguiti nella loro vertenza dall’Unione sindacale di base. Ieri la firma dei contratti a tempo pieno e indeterminato.
«I lavoratori hanno accettato la proposta conciliativa del giudice. Si mette così la parola fine a questo capitolo. La firma – spiega l’avvocato Mario Soggia – stoppa il ricorso e blocca qualunque tipo di azione legale mirata ad ottenere qualsivoglia spettanza del passato: questo hanno sottoscritto gli operatori che firmando un contratto a tempo indeterminato, diventano a tutti gli effetti dipendenti della Sanita Service e riprendono il loro lavoro all’interno delle strutture sanitarie. Con il ricorso presentato al Tribunale, i lavoratori avevano chiesto che venisse dichiarata la nullità del bando del 7 febbraio 2020, con cui Sanita Service dava il via alle selezioni per l’assunzione di 40 unità lavorative a tempo indeterminato, che ha di fatto escluso ed impedito la stabilizzazione di questa platea di lavoratori che erano stati invece assunti a tempo determinato e, a contratto scaduto, erano stati mandati a casa e vi erano rimasti per quasi un anno. Con la vertenza, i precari hanno in alternativa rivendicato il diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato che Sanita Service ha effettuato dal 2021 ad oggi. Va detto che è un precedente importante in ottica futura».
Soddisfatto Franco Rizzo, coordinatore provinciale di Usb, insieme ai delegati Sanità Privata Simona Laliscia, Giuseppe Musciacchio e Margherita Sperti. «Ci abbiamo sempre creduto, non abbiamo mai smesso di farlo, nonostante coloro che remavano contro e chi addirittura ci derideva. Siamo andati avanti, certi di dover ripagare coloro che, anche rischiando la propria vita, sono andati a lavorare, nonostante avessero tra le mani solo un contratto a tempo determinato. Il nostro prossimo obiettivo è lavorare per accelerare i tempi di scorrimento della graduatoria, perché tutti gli aventi diritto possano avere al più presto una stabile collocazione lavorativa all’interno della società in house dell’ASL di Taranto». Queste le reazioni e l’atmosfera all’esterno del tribunale. Un audioracconto di Marina Luzzi e Francesco Casula, andato in onda su Buongiorno Taranto