FREQUENZA 96.5 MHZ

lunedì 16 Settembre 2024

FREQUENZA 96.500 MHZ

lunedì 16 Settembre 2024

Una qualità mediamente buona e un aumento di produzione non eccezionale, ma che in molte zone potrebbe attestarsi sul 20% in più rispetto al 2022.

In Puglia sta per iniziare il grosso della campagna olivicola, con qualche dubbio sulle quantità dovuto alle incertezze meteorologiche che rendono difficile una stima precisa: eventuali piogge potrebbero mitigare la disidratazione degli ulivi e dei frutti e ciò potrebbe aumentare le rese in modo sostanziale.

Sul fronte prezzi, le quotazioni dell’olio extravergine non registrano al momento forti variazioni e c’è forte attesa per quelle dell’olio nuovo. Sulla Borsa merci di Bari un chilo di olio extravergine è valutato tra 8,80 e 8,90 euro, in leggero calo rispetto alla precedente quotazione. Il biologico è quotato 9,30 euro al chilo.

A pesare sulla nostra regione c’è sempre il tema della Xylella fastidiosa che ha ridotto drasticamente la produzione della Puglia. Secondo Confagricoltura, con un quantitativo nazionale di circa 290mila tonnellate in Italia si supererà di poco il 50% del fabbisogno interno, quindi il Paese sarà costretto ad acquistare prodotto. “Serve favorire azioni di ammodernamento delle produzioni con modelli più moderni che consentano di accrescere la capacità competitiva come gli impianti ad alta densità. In Italia, il 63% dell’oliveto ha più di 50 anni e il 49% ha una densità per ettaro minore di 140 piante. È necessario – conclude il presidente di Confagricoltura Puglia Luca Lazzaro – ristrutturare gli impianti esistenti per aumentare la loro produttività e rendere la gestione dell’oliveto più economicamente sostenibile”. Lo abbiamo ascoltato in Buongiorno Taranto.