‘Taranto, la città dei divieti e delle barriere’ ha scritto Confcommercio in una nota stampa in cui lamenta le difficoltà degli esercenti in concomitanza delle chiusure stradali per i grandi eventi. Marina Luzzi ha intervistato Mimmo Battista, organizzatore di eventi musicali, per comprendere il punto di vista degli operatori culturali.
La nota stampa di Confcommercio Taranto
Taranto la città dei divieti e delle barriere. E’ l’immagine frequente di una città non accessibile, spesso perimetrata da una cortina no limits, oltre la quale si svolgono eventi per fasce elette di cittadini dotati di ticket. Mega manifestazioni musicali, sportive e d’altro genere che per giorni paralizzano il Borgo e che letteralmente bloccano strade e vie di accesso, come è accaduto in questi giorni per Ultrasuoni, un evento musicale organizzato sulla Rotonda del Lungomare. Una situazione che si ripete a distanza di poche settimane da Medimex, che ormai è una consuetudine imposta ai residenti del Borgo, bloccati per giorni da limiti e divieti, e che si ripercuote sulle attività del commercio e sui pubblici esercizi dell’area.
Dopo un fine settimana contrassegnato nei gruppi WhattsApp e sui social dai malumori e rabbia dei titolari di quei pubblici esercizi di Città Vecchia e Borgo che si sono visti venir meno prenotazioni e flussi di clientela abituale del venerdì/sabato, stamane il confronto tra i presidenti delle delegazioni territoriali e delle categorie interessate ha confermato i disagi segnalati da più parti.
“E’ stato un lungo fine settimana – conferma, Salvatore Cafiero, presidente della delegazione Borgo Confcommercio- di segno meno e non solo per le attività del commercio, già penalizzate dal clima e dallo svuotamento della città, ma anche per i ristoranti e le pizzerie a causa dei tanti limiti al traffico, decisi last minut senza preavviso, come è accaduto per il divieto di accesso dal Ponte di pietra.

Al di là di quanto accaduto in questo fine settimana, va seriamente fatta una riflessione su come vogliamo vedere il futuro della città sulla quale ricadono decisioni di amministratori poco disposti a confrontarsi con i rappresentanti delle categorie e a farsi interpreti dei bisogni dei cittadini, e di coloro -residenti, lavoratori, attività commerciali etc. – che abitano gli spazi urbani.”
“Inoltre non condiviamo – evidenzia Tullio Mancino direttore di Confcommercio- il metodo adottato dalla Amministrazione che assume decisioni non discusse e valutate, è da tempo infatti che chiediamo tavoli tecnici di confronto per la pianificazione della variazione della viabilità nelle cosiddette occasioni speciali.”
Ovviamente Confcommercio non è contraria ai grandi eventi, ma – confermano i presidenti delle delegazioni Confcommercio- vanno programmati negli spazi e nei luoghi giusti.
Per le grandi manifestazioni cosa di meglio allora dell’area del Parco Archeologico: è accessibile, ben collegata alle vie di accesso, sicura, comoda; perché insistere invece – ribadiscono i presidenti- sulla Rotonda quando, e lo si è detto in tutti i modi, crea problemi alla viabilità del centro, non porta beneficio alle attività economiche ed inoltre crea discriminazione tra i cittadini che possono accedere all’area eventi e quelli che restano fuori. La Rotonda è un’area pubblica che appartiene a tutti e non è giusto che sia chiusa per un evento privato.

A breve intanto vi è un’altra grossa manifestazione in programmazione che potrebbe bloccare la città sul versante orientale. Sembrerebbe infatti che per la Festa della Birra, in programmazione al Parco Cimino, si decida la sospensione del park & ride, il blocco del traffico e lo spostamento del capolinea dei bus nei pressi di Auchan.
“Gli operatori delle attività di via Cesare Battisti e zone attigue – conferma Lelio Fanelli, presidente della delegazione Tre Carrare Solito- memori di quanto accaduto lo scorso anno, sono molto preoccupati. Bloccando una via di accesso così strategica si isola il quartiere; certamente un evento così impattante sulla viabilità non porta alcun beneficio al commercio di vicinato, ma anzi giova, grazie anche allo spostamento del capolinea, alla grande distribuzione. Non riusciamo a far comprendere alla Amministrazione che le attività del commercio di vicinato al di là delle criticità economiche del territorio hanno bisogno di politiche di valorizzazione delle vie del commercio che attirino nuovi flussi di visitatori, che richiamino gente dalle aree limitrofe. Da tempo sollecitiamo l’animazione delle vie del commercio, una strategia vincente per la rivitalizzazione delle aree urbane del commercio. Dalle grandi città italiane ai piccoli centri, l’animazione delle vie del commercio è confermato che è uno strumento vincente che attira pubblico ampio, vivacizza l’economia locale ”.
E per restare in tema di animazione: restano per ora deluse le aspettative del commercianti del Borgo che avevano visto della riqualificazione degli ex Baraccamenti Cattolica, l’attuale area BAC, un volano per il rilancio del Borgo. “Due spettacoli in luglio e uno in agosto, per altro – ricorda Cafiero- non pubblicizzati. Manca una visione, che integri questo spazio nel tessuto del quartiere. BAC resta un’area vuota che così com’è può essere poco fruita poiché non offre servizi ed attrattive.”