Donato Fragnelli lavora per la Hiab di Statte da 23 anni, si occupa della saldatura robotizzata, gli mancano appena due o tre anni alla pensione ed è fra i 103 lavoratori che presto perderanno il lavoro. La Hiab Italia è un’azienda specializzata nelle attrezzature per la movimentazione su strada dei carichi. Da luglio sarebbe maturata l’idea, ora diventata definitiva, di delocalizzare la produzione dallo stabilimento di Statte a quello di Minerbio, vicino Bologna. Una decisione che comporterebbe la dismissione del sito di Statte con evidenti ripercussioni sulla tenuta occupazionale. Nessuna trattativa, nessun tavolo nessuna motivazione, solo una decisione a cui i lavoratori hanno stabilito di non piegarsi occupando la fabbrica.
Donato non è l’unico, come lui, ad un passo dalla pensione sono almeno in 15. Una famiglia cresciuta insieme, gli altri dipendenti che lavorano qui ormai hanno tra i 40 e i 50 anni e hanno paura di doversi ricollocare nel difficile mercato del lavoro. Si tratta di maestranze particolari, operai altamente. Un’esperienza ultratrentennale, perché è vero che la Hiab è a Statte da 20 anni, ma aveva rilevato la Effer, già presente sul territorio.
«Siamo vicini ai lavoratori e non staremo con le mani in mani», ha ribadito durante l’incontro con i lavoratori il consigliere del presidente della Regione Puglia per l’attuazione del Piano Taranto, Cosimo Borraccino, che questa mattina è stato ospite dei Marina Luzzi e Francesco Casula, in Buongiorno Taranto.