La Tartaruga Lucrezia era stata ritrovata due mesi fa sul litorale jonico nei pressi di Manduria, in stato di ipotermia. Si tratta di un esemplare di caretta caretta di otto anni che ieri mattina è stata rilasciata dal Wwf Taranto, con il supporto dei sub di Enjoy your Dive e della Guardia di Finanza, appena dopo l’ingresso della Rada di Mar Grande, oltre i frangiflutti, nei pressi delle Isole Cheradi. A guidare le le operazioni per il rilascio in mare è stato il presidente del Wwf Taranto, Giovanni De Vincentis.
«Abbiamo scelto– ha detto De Vincentis – di rilasciarla in mare aperto perché questo individuo giovane, così siamo andati oltre la zona delle reti, spesso abusive, e abbiamo cercato di dare a Lucrezia una possibilità in più di raggiungere le acque pelagiche che per lei sono più idonee. La Caretta Caretta – ha aggiunto – è una specie protetta che oltre ad essere indispensabile per la biodiversità marina è anche un forte attrattore turistico. Quindi dobbiamo incentivare questa attività di turismo consapevole ed ecosostenibile, perché porta solamente benefici».
La caretta caretta è stata curata nel centro recupero tartarughe marine dell’oasi Wwf Policoro Herakleia, dove ha vissuto per circa un mese. A prendersi cura di Lucrezia c’era anche il biologo marino Alessandro Gorini.
«Quando è arrivata -ha spiegato Gorini – le è stata diagnosticata una polmonite. Dopo una terapia di circa una settimana con antibiotici è guarita. Presto nel Golfo di Taranto saranno riportate in mare altri esemplari in cura nel nostro centro».
Quando è stata liberata, Lucrezia ,è sembrata a suo agio. Si è lasciata andare nell’acqua agitata, è risalita a galla ha preso un grande respiro e poi è scomparsa nel blu.


