Sono sette i minori, tra i 14 e i 17 anni, indagati per lesioni personali aggravate da odio razziale e resistenza a pubblico ufficiale.
Accuse formulate dopo l’aggressione, avvenuta nel quartiere Tamburi a gennaio scorso, contro un cittadino extracomunitario colpito con sassi e altri oggetti contundenti. Nella stessa giornata i giovanissimi si sono opposti con mazze e spranghe all’arrivo dei carabinieri.
Francesco Casula in Buongiorno Taranto ha intervistato il Comandante provinciale dei Carabinieri, Antonio Marinucci.
All’arrivo dei carabinieri, quei giovanissimi con il volto coperto hanno cercato di bloccare l’auto di servizio con i cassonetti come barricate: contro i militari hanno impugnato spranghe e lanciato pietre. Per l’accusa tentavano in ogni modo di evitare il riconoscimento opponendosi con ferocia alle forze dell’ordine. Non solo.
Il 30 gennaio scorso due degli indagati coperti da passamontagna, vestiti di scuro e brandendo bastoni di legno, assieme ad altre persone, hanno provato a prendere letteralmente possesso delle “case parcheggio”.
Hanno bloccato il mezzo guidato da una donna costringendola ad avanzare lentamente tra spunti e ulteriori lanci di pietre. Anche in quella occasione, il branco ha utilizzato i cassonetti per fermare le auto. E anche in quel frangente, all’arrivo dei militari si è scatenata la guerriglia: uso di bastoni e lanci contro i Carabinieri stessi.
Per tutti, la procura dei minorenni ha chiesto l’allontanamento dalle famiglie e il trasferimento in comunità. Il giudice, però dovrà prima interrogarli e poi decidere del loro futuro.
Francesco Casula in Buongiorno Taranto ha ascoltato anche l’avvocato Andrea Maggio, difensore di giovani aggressori.