FREQUENZA 96.5 MHZ

giovedì 12 Giugno 2025

FREQUENZA 96.500 MHZ

giovedì 12 Giugno 2025

Un gioco di vibrazioni, luci, eco e sovrapposizioni, attraverso disegni filiformi e tridimensionali, anzi musicali. Si chiama “Disegno vuoto” la serie di tre installazioni ad opera di Peter Bottazzi per il Map Festival di Taranto, che sarà possibile visitare fino al 7 di luglio. Il festival coniuga con creatività musica, architettura e parallelismi. «Disegni vuoti per modo di dire – ha detto l’artista durante la presentazione ieri al MArTa – perché sono pienissimi di vibrazioni. Sono riferimenti molto forti al luogo della musica».

Tre luoghi della cultura di Taranto, come il Museo Archeologico Nazionale MArTA, la vecchia libreria Mandese in via D’Aquino e la nuova Feltrinelli in via Di Palma. Ferro misto a colore «delle nasse – le ha definite Bottazzi – nate per catturare l’occhio, che però può guardare oltre».

Si tratta di opere site-specific e quindi pensate appositamente per questi ambienti, con proprie caratteristiche e personalità, come la tromba delle scale del MArTA, che ospita la più grande delle tre. Un gioco di luci naturali e artificiali, che mutano con il passare delle ore, colori, pieni e vuoti, un’opera pensata per essere compresa solo dopo averla guardata da ogni punto di vista dall’alto verso il basso girandole attorno, scendendo l’imponente scalinata. «La comprensione dell’opera – ha spiegato Bottazzi – è più che a 360 gradi, va vista anche da sotto. Le opere sono pensate con una ritmica data da questi elementi filiformi. A secondo di come si guarda possono avere una valenza di gabbia, costruzione, volume che si costituisce attorno ad elementi preesistenti».