In apertura l’ex Ilva: due i possibili scenari presentati ieri sera dal Ministro per le Imprese e Made in Italy Adolfo Urso, durante l’incontro con le organizzazioni sindacali e amministrazioni locali. In entrambi i casi, entro la fine del 2029 viene avviato il primo forno elettrico.

L’opzione A prevede la realizzazione a Taranto di tre forni elettrici e quattro impianti di preridotto, destinati a fornire la materia prima per il Dri necessaria alla produzione. In questo primo scenario la transizione totale avverrebbe in 8 anni con realizzazione dei nuovi impianti entro il 2033.  L’avvio dei primi due impianti del polo Dri sarebbe previsto sempre entro la fine 2029.

L’opzione B prevede solo i tre forni elettrici, senza gli impianti di preridotto, che sarebbero costruiti altrove. In questo caso, la completa decarbonizzazione sarebbe in 7 anni e i nuovi impianti sarebbero realizzarti entro il 2032.

In entrambi gli scenari sarebbe anche realizzata una nuova centrale elettrica a maggior rendimento per fornire energia non acquistata da rete esterna. Noi abbiamo ascoltato il segretario del generale Usb Franco Rizzo.

E ieri sera, intanto, davanti a Palazzo di Città l’assemblea dei cittadini contro l’accordo di programma ex Ilva, Per loro anche questo piano proposto dal Governo è un danno per la salute dei cittadini e dell’ambiente. Abbiamo ascoltato Leonardo La porta di Giustizia per Taranto