«Oggi solo 5 giovani donatori di sangue continuano a fare il prelievo, rispetto ai 130 dello scorso anno».
È il dato allarmante che il presidente dell’Avis di Taranto, Antonio Fago ha comunicato durante la campagna di sensibilizzazione organizzata dall’istituto Liside – Cabrini, la scuola capofila della rete di Promozione alla salute.
Un incontro dedicato alle nuove generazioni per diffondere l’importanza vitale della donazione del sangue. «Promuoviamo la cultura della donazione – ha detto la dirigente scolastica dell’istituto Liside – Cabrini, Annamaria Strazzullo- rendendo i nostri studenti parte attiva della campagna di sensibilizzazione».
Lo slogan “Promuoviamo la donazione del sangue”, infatti, è stato ideato dai ragazzi e inserito all’interno del dépliant creato con l’obiettivo di informare i compagni su tutti i requisiti necessari per sottoporsi alla donazione.
«Per noi – ha raccontato la studentessa Giorgia Gioia – la parola promozione rappresenta l’accesso al nuovo anno e, in questo caso, significa anche comunicare in maniera diretta ai nostri coetanei l’urgenza di tendere una mano verso il prossimo».
Un lavoro che i ragazzi hanno progettato in occasione della giornata mondiale del patrimonio Audiovisivo e che ha permesso a loro di mettere in pratica le competenze sviluppate negli anni.
«Non si tratta di prelievi occasionali – ha detto – abbiamo bisogno di volontari costanti. Questo è un gesto che non solo permette operazioni d’urgenza, trasfusioni per i pazienti talassemici e oncologici, ma tutela anche il donatore».
La pratica, infatti, consente ogni sei mesi di ricevere delle analisi complete in maniera gratuita, controlli che normalmente arrivano a constare oltre 200 euro. «Per molti giovani – ha concluso Fago – continua a essere un un’occasione per saltare la scuola o avere credito formativo.
In pochi lo vivono come un gesto che genera un vero e proprio farmaco salva vite che non può essere riprodotto in laboratorio ma soltanto donato».
 
								 
								 
         
															

