Meno 354 attività cessate nei primi 9 mesi del 2019. E’ questo il dato che emerge dalla lettura dell’andamento trimestrale delle imprese del commercio, turismo e servizi nel territorio provinciale del Registro delle imprese della Camera di commercio di Taranto. “Un dato quasi certamente destinato a crescere – spiegano dalla Confcommercio locale – essendovi una situazione economica che al momento non lascia sperare in una risalita. Un dato che, già oggi – al 3° trimestre- non è molto distante dalla chiusura del 2018 (– 399 unità). Si entrerà purtroppo nel 2020 con una perdita di circa un paio di migliaia di attività in 5 anni e se si fa una media di 3 unità lavorative ad attività, siamo a circa 5 mila posti di lavoro persi nel Terziario. Imprese e lavoratori di cui non si parla e del cui destino poco ci si preoccupa” – conclude Confcommercio.
Nel borgo di Taranto la situazione è ancora più difficile, con numerose attività commerciali anche storiche che hanno chiuso o stanno chiudendo i battenti. In aumento solo il genere street food, in tendenza con quello che accade in tutto il Paese. Gli esercenti però non mollano. Si preparano al Natale e rivolgono un appello ai tarantini: “Comprate nei negozi sotto casa”. Abbiamo ospitato Salvatore Cafiero, delegato Borgo per la Confcommercio ionica.