L’Italia del ‘prima gli italiani’ è ormai appurato che invecchia inesorabilmente. Meno figli e crescono gli anziani. Intanto l’incidenza delle nascite pende a favore delle tante famiglie di migranti che scelgono il nostro Paese per vivere ma sul tema dei diritti agli stranieri siamo indietro. Ad oggi la cittadinanza italiana è trasmessa solo secondo il principio dello ius sanguinis, cioè da un genitore italiano (almeno uno per coppia, ndr) al figlio appena nato. Da tempo si dibatte sulla possibilità di estendere la cittadinanza italiana ai figli di migranti nati in Italia o che vi risiedono e frequentano qui la scuola ma i tempi non sembrano essere ancora maturi. Intanto vari Comuni italiani, pur non potendo legiferare in materia, si attivano mostrando sensibilità al tema e volontà di metterlo al centro del dibattito. Da qualche giorno anche il Comune di Taranto è tra questi. È stata approvata la mozione per far ottenere una cittadinanza simbolica detta ‘inclusiva’ ai minori stranieri nati a Taranto o che frequentano la scuola nel capoluogo ionico. A presentarla, come primo firmatario, il consigliere comunale Luca Contrario. Ecco cosa ha detto alla direttrice Marina Luzzi e a Francesco Casula, durante Buongiorno Taranto.