Con una breve cerimonia al museo MarTA di Taranto, sono stati premiati con una targa i cinque finalisti del concorso internazionale per la progettazione dello Stadio del Nuoto. Sono 37 le proposte che hanno partecipato al bando per la costruzione della struttura sportiva considerata icona dei XX Giochi del Mediterraneo del 2026. Il sindaco Rinaldo Melucci ha consegnato una targa ai vincitori, lo studio pratese Mdu Architetti, presente al completo, a cominciare dai tre soci fondatori, Alessandro Corradini, Cristiano Cosi e Marcello Marchesini, partner Open Ingegneria, Esa Engineering e il geologo Andrea Fiaschi. Materiali sostenibili che si armonizzeranno con il contesto naturale, insomma. «Per noi era importante che la piscina non fosse un volume molto rigido che ricordasse le infrastrutture che appartengono all’ultimo sviluppo di Taranto- ha spiegato l’architetto Cristiano Cosi. Volevamo creare un volume che dialogasse direttamente con gli ingredienti del mare, con la morbidezza della linea costiera, delle onde. Questo credo che sia l’elemento vincente del nostro progetto».
«Un progetto iconico in un’area della città da valorizzare, riqualificare e restituire alla città» lo ha definito Rinaldo Melucci, per farlo sono stati stabiliti degli accordi triangolari di lunga data con il Demanio e con la Marina Militare per rifunzionalizzare una zona destinata ad altri usi e sganciata dalla città, permettendo al Comune di riacquisire la Torre D’Ayala. «Un progetto che è destinato a far parlare di sé non solo nell’ambiente sportivo -ha detto Melucci. Oltretutto nel mezzogiorno sono poche le piscine che si prestano ad attività federali. Ora aspettiamo la nomina ufficiale del commissario dei Giochi, per metterlo al corrente di tutte le nostre attività e accordarci con gli altri comuni. I tempi sono stretti». Per il direttore di Taranto 2026 Elio Sannicandro, il progetto costituirà «una fondamentale eredità per il territorio e per il percorso di crescita e valorizzazione della città: un impianto di importanza nazionale non solo sotto il profilo sportivo, ma anche per la peculiare ambientazione archeologico-paesaggistica». In chiusura il direttore Sannicandro ha annunciato l’invito ricevuto dal Comitato per presentare i Giochi e la città di Taranto alla Commissione Europea, in programma a Bruxelles a fine giugno. Sannicandro ha anche annunciato l’interesse della Federazione Italiana Nuoto sulla piscina che presto sorgerà a Taranto.
Intanto sarà visitabile al MArTA, fino al 18 maggio, la mostra con l’allestimento di tutti i progetti in gara, giunti anche da Londra, dal Regno Unito, da Berlino, Parigi, Barcellona, e la distribuzione del catalogo completo delle 37 proposte partecipanti al concorso.