Mimma e Maria sono due volontarie della Caritas della Città Vecchia. Si occupano di distribuire i pacchi del Banco Alimentare a quanti ne hanno fatto richiesta. Dalle 7,30 del mattino la gente viene a bussare a questa piccola porta in vico Innocentini e loro se ne prendono cura. D’altronde lo fanno da 24 anni.
Maria e Mimma si occupano di 144 famiglie, quasi la metà dei richiedenti della città vecchia. All’altra metà ci pensa, nel pomeriggio, la Confraternita dell’Addolorata, che segue circa 150 famiglie. Insomma sono 300 le famiglie dell’isola che hanno bisogno di questo supporto.
Alla porta bussa tanta gente, fra loro c’è Irene, che viene da una famiglia di sei persone. Suo padre è in carcere e lei vive con sua mamma e i suoi fratelli. Fa la cameriera in un bar, anche se per ora si tratta di uno stage. «Abbiamo bisogno un po’ di aiuto» spiega la ragazza. Quando le viene chiesto se riescono a pagare le bollette risponde «ogni tanto si ogni tanto no». Sua madre percepisce il reddito di cittadinanza. «Quel poco che ci danno – dice Irene – lo usiamo per fare la spesa, prendiamo 380 euro».
Il resto nell’audio racconto di Valentina Castellaneta