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martedì 18 Febbraio 2025

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martedì 18 Febbraio 2025

Sono ore caldissime per il Taranto Calcio. Le vicende relative all’uso dello stadio Iacovone per via dei Giochi del Mediterraneo (con conseguente spostamento della squadra in altra sede) ha portato all’addio del presidente del club, Massimo Giove che in una nota stampa: «Disimpegno totale dal Taranto, lascio con amarezza». Intanto Schenetti, arrivato martedì, ha già salutato: come lui potrebbero farlo tanti altri giocatori. Incerto anche il futuro di Ezio Capuano: ipotesi addio da non scartare per l’allenatore.

In Buongiorno Taranto Marina Luzzi e Francesco Friuli hanno tracciato una disamina degli eventi che hanno portato a questa situazione

La notizia dell’addio di Massimo Giove dalla carica di presidente del Taranto, ha scosso l’ambiente e non solo. Il numero uno del club pugliese, in una lunga lettera ai tifosi, ha spiegato le motivazioni della sua scelta da ricercarsi nell’impossibilità di utilizzare lo stadio di casa (Iacovone) per le prossime stagioni per via dei Giochi del Mediterraneo: “Con grandissimo malessere e grandissima delusione mi spiace comunicare a tutti i tifosi che la mia missione, la mia carica e il mio attaccamento al nostro amato Taranto si concludono definitivamente in data odierna, con disimpegno totale al club. Questa dolorosa decisione nasce esclusivamente per la vicenda dei Giochi del Mediterraneo e precisamente la ristrutturazione dello Stadio Erasmo Iacovone”.

Dal ritiro di Viggiano, voci non confermate parlano di altri giocatori in rosa che avrebbero già fatto le valigie. Futuro incerto anche per l’allenatore Ezio Capuano, che starebbe pensando all’addio nonostante un contratto fino al 2026. Un clima pesantissimo che ha portato ad annullare l’amichevole.

Intanto anche la politica si occupa della vicenda

«Giove lascia? – ha risposto al Quotidiano di Puglia il vicesindaco Gianni Azzaro -Ma che mollasse veramente allora e portasse il titolo qui, a Palazzo di Città, che troviamo un soggetto, una società in grado di sfruttare e valorizzare il nuovo stadio Iacovone. È davvero incomprensibile l’uscita di Giove prima ancora di sapere dell’esito della commissione pubblici spettacoli, unico organo titolato a dirci se nello stadio possono effettivamente svolgersi insieme lavori e partite, come noi stiamo cercando di fare. Da qualche tempo credo che i tarantini e gli sportivi si siano resi conto della realtà, anche perché Giove continua volutamente a dire cose inesatte. Con Abodi non si è mai parlato di 10mila spettatori ma sono sempre stati 4mila. E lo stesso ministro, nei sopralluoghi fatti di recente a Taranto, ha detto almeno un paio di volte di non aver dato alcuna assicurazione del genere a Giove, ma che la coesistenza di lavori e partite era un auspicio e che si sarebbe fatto il possibile per realizzarlo».

Si è detto dispiaciuto il commissario Massimo Ferrarese.

«Proprio martedì scorso – ha detto Ferrarese – ho comunicato che il Taranto avrebbe potuto giocare allo Iacovone senza nessun problema di numero massimo di spettatori sino a fine settembre e che nel frattempo la Commissione pubblici spettacoli si sarebbe espressa sul nostro progetto che prevede la possibilità di far disputare le gare interne alla presenza del pubblico, durante la ricostruzione dello stadio, con un numero di spettatori determinato dal rispetto delle condizioni di sicurezza.

Esattamente ciò che la società del Taranto ci ha chiesto nell’incontro nella mia sede alla presenza del ministro Abodi. A ciò va aggiunto che ho anche inserito nell’ultimo masterplan un importo importante per lo stadio di Massafra, che sarà utilizzato per gli allenamenti della squadra durante i Giochi, ma che avrebbe potuto fare da cuscinetto con 5000 spettatori nei momenti più delicati.

Per questo sono molto sorpreso e dispiaciuto oggi nell’apprendere che il presidente Giove abbia deciso di lasciare la società, prima ancora che la Commissione pubblici spettacoli si sia espressa sul numero di spettatori che potranno assistere alle partite».