FREQUENZA 96.5 MHZ

giovedì 12 Settembre 2024

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giovedì 12 Settembre 2024

Due dei tre indagati indagati per lo stupro di gruppo avvenuto a Massafra, avrebbero negato le accuse di violenza sessuale, riferendo di un rapporto consenziente, mentre il terzo si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere.

I tre uomini di Palagiano, di 23, 27 e 34 anni, fermati per il presunto stupro di una ragazza di 23 anni di Massafra sono stati interrogati ieri mattina nell’udienza di convalida della misura cautelare. Il giudice nelle prossime ore dovrà decidere se tenerli in carcere o meno.

La violenza di gruppo sarebbe avvenuta nella notte tra il 30 e il 31 agosto. La ragazza, dopo aver passato una serata in discoteca con una coppia di amici, insieme a loro, incontrando i tre, aveva accettato un passaggio in auto fino a casa.

Lasciata la coppia regolarmente, sarebbe iniziato l’incubo. Prima la deviazione nelle campagne limitrofe poi lo stupro. Al suo pianto le avrebbero chiesto il perché. «In fondo stavamo giocando» – avrebbero detto, forse con l’intento di evitare una denuncia, che invece la ragazza ha sporto accompagnata dal fratello poche ore dopo.

Secondo il pubblico ministero Antonio Natale gli indagati «Sono predatori sessuali devono restare in carcere». Secondo quanto riportato dalla Gazzetta del Mezzogiorno, il magistrato avrebbe evidenziato che «gli indagati sono molto pericolosi» e «possono molto concretamente reiterare il reato».

In Buongiorno Taranto Marina Luzzi ne ha parlato con Cristina Pulpo esperta di violenza di genere che ha parlato di mancanza di empatia e mancanza di capacità di autoregolamentazione. «C’è anche una giustificazione culturale che legittima questi comportamenti di sopraffazione»