Far parlare i morti di guerra è un atto di ribellione contro tutte le guerre. Una riflessione che, tra Fabrizio De André ed Edgar Lee Masters, ha ispirato lo spettacolo «Dormono sulla collina», personale «Spoon River» della drammaturga Barbara Gizzi.
Il lavoro fa il suo debutto assoluto questa sera, alle ore 21, all’auditorium TaTÀ di Taranto per il «Taras Teatro Festival / Scena antica e visioni contemporanee», che con la direzione artistica di Massimo Cimaglia esplora intorno al tema «L’ombra della guerra» i miti del passato e i conflitti di oggi, riletti dentro le radici del teatro.
«In “Dormono sulla collina” s’incontrano Patroclo, Ettore, Aiace e altri eroici guerrieri del passato con soldati meno famosi di oggi e della storia più recente, mentre in una fossa comune, tra copertoni e altri scarti, affiorano l’elmetto di un tedesco morto durante la Seconda Guerra Mondiale e lo scudo di uno spartano», racconta Cimaglia descrivendo la traduzione scenica del testo di Barbara Gizzi, partita da una frase di Fabrizio De André che, nel brano «La collina».
Anèt in PartecipiAmo Taranto ha intervistato Massimo Cimaglia, del Taras Teatro Festival