«Approfittiamo subito dei saldi per fare un po’ di spesa», «Lo shopping deve essere libero». È partita ufficialmente la caccia agli sconti. I saldi estivi, iniziati il cinque luglio, hanno ripopolato vari negozi del territorio.
I tarantini sono partiti alla ricerca del prezzo migliore ispezionando meticolosamente i capi di abbigliamento e qualche modello di scarpe esposti per l’occasione. Saldi che partono dal 20% e arrivano al 70%. Offerte imperdibili che, però, non sempre riescono ad abbindolare i più parsimoniosi, molto attenti anche al rapporto qualità-prezzo.
Lo shopping mirato, fatto di scelte consapevoli e studiate, infatti, si scontra con la frenesia ed il piacere dell’acquisto, che molto spesso, solo per il prezzo basso invoglia e convince immediatamente il consumatore a comprare qualcosa di cui non ha realmente bisogno.
Tra i vari metodi d’acquisto i clienti intervistati scelgono quello definito dal loro come “budget fisso”, una somma definita in base alla propria disponibilità economica, che non tutti riescono a rispettare.
I risultati emersi dalle interviste fatte ai tarantini, riflettono a pieno la critica situazione economica che stanno vivendo gli esercizi commerciali locali e il poco potere d’acquisto che possiedono i tarantini.
«La forte contrattura economica – ha detto Mario Raffo presidente Federmoda Taranto – che coinvolge il settore moda, dipende soprattutto dalle spese che le famiglie tarantine devono sostenere, aumentate a livello nazionale da qualche anno ormai».
Ecco cosa ha detto ai microfoni di PartecipiAmo Taranto.