FREQUENZA 96.5 MHZ

martedì 21 Ottobre 2025

FREQUENZA 96.500 MHZ

martedì 21 Ottobre 2025

Una lettera alla partecipata dei trasporti pubblici cittadina, Kyma Mobilità per raccontare la difficoltà di attendere un autobus anche due ore sotto al sole cocente.

È la storia di Mattia, 15 anni e mezzo, che abbiamo ospitato in Buongiorno Taranto.

Gentili Kyma Mobilità,

Vi scrivo per ringraziarvi di cuore – ma proprio dal fondo del ventricolo sinistro – per la meravigliosa esperienza che ci avete regalato oggi.

Due ore.

Sotto al sole.

Alla fermata.

Nel nulla.

Circondati solo da asfalto bollente e l’eco dei nostri insulti che tornava indietro più velocemente dei vostri mezzi.

Se avessimo avuto una clessidra, probabilmente si sarebbe suicidata per noia.

Eravamo lì a chiederci se Kyma fosse un’azienda di trasporti o una startup specializzata in esperimenti di sopravvivenza estrema.

Nemmeno Bear Grylls ce l’avrebbe fatta. Lui almeno si beve la pipì, noi manco quella: non c’era un bar.

Solo il sole, i crampi, e la sensazione di essere abbandonati più di un fax nel 2025.

A un certo punto abbiamo pensato che il bus non fosse in ritardo… ma che in realtà fosse un concept artistico: tipo performance di arte contemporanea, dove il vero mezzo di trasporto siamo noi… verso l’inferno.

Ora, capisco che pretendere puntualità da Kyma è come aspettarsi un abbraccio da un cactus,

ma magari… dico magari… fare in modo che le persone non svengano in attesa del vostro pullman non sarebbe proprio una richiesta folle, eh?

Detto ciò, grazie ancora.

Grazie per averci fatto riflettere sul valore della vita.

Grazie per averci dato una ragione per odiare il caldo, l’attesa e, ovviamente, voi.

Cordiali (ma neanche troppo) saluti,

Un utente che vi augura di viaggiare in eterno… sul vostro stesso servizio ❤️

La lettera che Mattia ha pubblicato sui suoi social