Manca poco per terminare la prima condotta su cui Acquedotto Pugliese sta svolgendo un intervento di rigenerazione delle condotte che a Taranto si diramano dalla località Paolo VI fino all’ingresso dell’impalcato del Punta Penna Pizzone, procede speditamente ed è a circa metà del suo percorso. Al momento, sono in via di completamento le attività di risanamento sulla prima delle due condotte. Il complesso intervento, nei pressi di uno dei ponti su mare più imponenti d’Europa, con una lunghezza di 1.907 metri e una larghezza di 27, ha un costo di circa 27 milioni di euro, finanziati con fondi React-EU. L’operazione è cominciata a dicembre 2022 e terminerà entro la fine di quest’anno.
“È un’opera di grande pregio ingegneristico – commenta la Direttrice Generale di AQP, Francesca Portincasa – Siamo orgogliosi dell’adozione di soluzioni innovative e di attrezzature di alta tecnologia che porteranno a un risultato efficace senza causare disagi ai cittadini di Taranto nell’erogazione del servizio. Non solo, abbiamo adottato quella che si è ritenuta la tipologia di intervento meno invasiva sul territorio, ma comunque notevolmente efficace nei risultati finali, quella no dig”.
La tipologia di intervento adottata, appunto di tipo no dig, e quindi “senza scavo”, consente di limitare i tempi di intervento e al contempo di ridurre al minimo o eliminare completamente, le problematiche dovute alle interferenze anche in termini di viabilità, di ridurre l’impatto dell’intervento con l’ambiente circostante e limitare i potenziali disservizi all’erogazione della risorsa idrica. AQP ha, infatti, garantito l’approvvigionamento idrico, nel corso dei lavori. In quest’ottica, l’intervento è stato suddiviso in più parti: viene, quindi, eseguito operando su una sola condotta per volta.
Nello specifico, l’innovativo metodo di relining prevede l’inserimento, all’interno delle due condotte in acciaio, di tubi in polietilene strutturale della lunghezza di circa 5,2 chilometri, con l’obiettivo del risanamento completo delle condotte e del rinnovamento funzionale. Ciò garantirà un risparmio generale in termini di risorsa idrica e una ottimizzazione della funzionalità delle opere, con notevoli miglioramenti gestionali e un nuovo termine temporale di vita utile dell’infrastruttura.
Valentina Castellaneta ha intervistato la direttrice di Acquedotto Pugliese Francesca Portincasa.