Dai 5 ai 30 mila euro per 230-240 famiglie, sono gli indennizzi che stanno arrivando ai proprietari della case del quartiere Tamburi, che hanno subito un grave deprezzamento a seguito della situazione ambientale che vive il rione a ridosso di ex Ilva.
A pagare è lo Stato con un fondo ad hoc. e il Fondo, previsto inizialmente con decreto “Sostegni Bis” del 2021, e poi istituito con dei correttivi grazie a un decreto del Mise del 23 settembre 2022, pubblicato in Gazzetta ufficiale il successivo 9 novembre.
Il rifinanziamento è stato garantito da un emendamento alla legge di Bilancio 2023: il budget a disposizione è di 3,5 milioni di euro per il 2023, di 4,5 per il 2024 e di 4,5 per il 2025.
Ad usufruire del risarcimento sono i proprietari di immobili esposti all’inquinamento dello stabilimento ex Ilva, a favore dei quali sia stato disposto il risarcimento dei danni in virtù di una sentenza definitiva per il «ridotto godimento dei propri immobili».
Non avendo l’Amministrazione straordinaria dell’Ilva le risorse finanziarie per soddisfare tutti i risarcimenti riconosciuti serviva un provvedimento legislativo.
A seguire gli inquilini nell’iter l’avvocato Massimo Moretti, ospite questa mattina di Buongiorno Taranto.