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lunedì 7 Ottobre 2024

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lunedì 7 Ottobre 2024

Hanno portato la loro testimonianza ai ragazzi delle scolaresche le tre sorelle Maria, Mafalda e Anna Dian, esuli Istriane che durante la seconda guerra mondiale hanno conosciuto gli orrori dei nazisti prima e della dittatura del maresciallo Tito poi.

Ieri mattina è stata l’ultima fermata del viaggio del «Treno del Ricordo», il progetto promosso dal ministero per lo Sport e i Giovani per ricordare le vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. Dodici le città italiane in cui il treno ha portato la testimonianza degli esuli istriani, fiumani e dalmati, tra cui Venezia, Milano, Torino, Bologna, Firenze, Roma e Napoli.

Le tre sorelle, come tanti altri testimoni di quella stagione, hanno voluto raccontare drammi della guerra prima con i nazisti e poi con la dittatura del maresciallo Tito. perché non tornino più.

«Noi siamo orfane di guerra – dice Mafalda – papà e nostro fratello grande erano militari, furono portati via dai tedeschi e non li abbiamo più visti». «Ci ricordiamo ancora quando c’erano le bombe – dice Anna – e i vetri della cucina che facevano rumore e ci nascondevamo sotto il letto». Poi la fuga, i mobili segnati con il nome della famiglia, per tornare un giorno chissà quando per recuperarli.

Infine difficoltà del campo profughi, il cibo che scarseggiava e la sporcizia. La vita poi le ha portate in collegio, terminati gli studi sono riuscite a ricongiungersi con la madre a Ginosa marina che appena arrivate gli sembrò un paradiso terrestre

Una storia non così lontana da noi, insomma, perché sono tante in Puglia le colonie di esuli provenienti da quelle terre. Taranto ha accolto molti in fuga dai titini, oltre al Ginosa, molte famiglie si insidiarono alla croce e a San Vito.

Valentina ha raccolto le testimonianze degli esuli. Ecco il suo audio racconto