I giorni dei Riti, i giorni di Taranto. Alla mezzanotte di oggi è iniziato il pellegrinaggio della Madonna Addolorata per i vicoli e poi, oltre il ponte, nel borgo umbertino. Grandissima partecipazione, non solo all’uscita del simulacro ma anche prima, nel pomeriggio di ieri, per poter pregare davanti all’altare della reposizione della chiesa di san Domenico. Le parole del maestro Giuseppe Gregucci, direttore della Grande Orchestra dei Fiati di Santa Cecilia che ci ha svelato i retroscena della banda che segue l’Addolorata
E ieri, prima dell’inizio della processione, la tradizionale allocuzione dalla scalinata di san Domenico da parte dell’arcivescovo della diocesi di Taranto, Ciro Miniero. Una prima volta per lui. Ha detto: “Il simulacro della Vergine Addolorata di Taranto offre visivamente il suo cuore a ciascuno di noi. Dobbiamo chiedere che ciò che esso contiene si riversi in noi. Contiene le lacrime di questa città, le sue divisioni, le contraddizioni, le ingiustizie. Ma è anche colmo dell’amore del Salvatore che redime. Se davvero vogliamo cambiare, se vogliamo trasfigurare questa nostra terra con la grazia della conversione, chiediamo di ottenere gli stessi sentimenti di Maria”. Miniero ha anche ricordato il momento che vive il mondo, vessato dalle guerre, chiedendo ai fedeli di unirsi in preghiera per la pace, seguendo l’appello di Papa Francesco