Ambiente svenduto. Annullato il processo di primo grado, si riparte da zero da Potenza. “Bisognerà attendere le motivazioni della corte d’assise d’appello Per conoscere le Ragioni che hanno spinto i giudici ad annullare la sentenza di primo grado contro gli imputati del processo “Ambiente svenduto”, ma determinante potrebbe essere stata la presenza di magistrati onorari tra le parti civili.”
È quanto ha sostenuto questa mattina nella nostra trasmissione dell’avvocato Pasquale Annicchiarico difensore di Nicola Riva. Una questione già posta e respinta in passato, ma accolta venerdì scorso tra lo sconcerto della comunità.
Intanto si susseguono le reazioni delle associazioni
“A seguito della pronuncia della Corte di Assise d’Appello di Taranto – scrive Legambiente in una nota – la sentenza emanata dalla Corte di Assise in data 31/5/2021 a carico di Riva + altri è stata annullata. Secondo gli artt. 11,12,13 del codice di procedura penale sono state accolte le eccezioni di incompetenza territoriale sollevate dai difensori degli imputati e, pertanto, la Corte di Appello di Assise ha rinviato gli atti del Processo alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Potenza.
Il procedimento penale comincerà nuovamente dalla fase embrionale a Potenza. Tra 15 giorni saranno pubblicate le motivazioni dettagliate della sentenza”.
“E’ una decisione sconvolgente: ingiustizia è fatta – dichiarano Stefano Ciafani, Daniela Salzedo e Lunetta Franco rispettivamente presidenti nazionale, regionale e tarantino di Legambiente – Ovviamente occorrerà leggere le motivazioni della sentenza, ma la sostanza è che si ricomincerà tutto da capo, che una buona parte dei reati è già prescritta, che altri reati andranno in prescrizione nel corso del nuovo processo e che chissà quando vedremo una sentenza definitiva.
Ma la gravità di ciò che è avvenuto a Taranto non è messa in discussione dalla sentenza di oggi che riguarda solo aspetti procedurali. Legambiente si costituirà con i suoi legali Eligio Curci e Fulvio Saracino quale parte civile anche nel nuovo processo a Potenza, in nome del popolo inquinato di Taranto”.
Ecco le parole di Lunetta Franco intervistata in Buongiorno Taranto