Meno di 300 le richieste di costituzione di parte civile a fronte delle 1.200 del maxi processo ambiente svenduto bis partito venerdì scorso a Potenza. Allo stato degli atti solo una potenziale vittima della fabbrica su 4 ha scelto di continuare la battaglia giudiziaria.
Francesco Casula in Buongiorno Taranto ha intervistato Vincenzo Fornaro, allevatore a cui furono abbattute centinaia di pecore perché avvelenate dalla diossina dell’ex Ilva che non si è costituito parte civile.
«Non si tratta di mollare la spugna – ha detto Fornaro- ma di continuare la battaglia con una strategia civile dinanzi al tribunale civile e non più a quello penale».