«Abbiamo sentito quest’anno di non poter rimanere in silenzio su quello che sta accadendo a Gaza». Mary Fontanella una delle portavoce del collettivo Human Pride di Tarato, che si occupa di diritti e della lotta ad ogni tipo di discriminazione o violenza e che quest’anno ha deciso di dedicare il corteo che si è tenuto sabato 7 giugno alle vittime della guerra a Gaza.
«Cerchiamo – ha aggiunto Fontanella -nel nostro piccolo di essere una cassa di risonanza per la tragedia mondiale che si sta consumando in Palestina, non vogliamo che se ne parli tra 20 anni, pentendoci di non aver agito. Vogliamo che se ne parli oggi e che si prendano dei provvedimenti per salvare vite».
Il corteo, patrocinato dal Csv diTaranto, ha preso il via da Piazza della Vittoria alle 18, per poi snodarsi per il Borgo e la città vecchia, tra musica, balli, colori e interventi. Madrine della parata le KarmaB e un atteso ritorno per l’avvocata dei diritti civili Caty Latorre.
«Dopo il primo anno – ha raccontato Miki Formisano – nei confronti del nostro collettivo è cresciuto tanto l’amore, ma è cresciuto tanto anche l’odio. Noi abbiamo avuto degli insulti sui social, che lo scorso anno non avevamo ricevuto. Un odio stupido e stiamo cercando di capire come agire per le vie legali, perché le persone non sanno che l’odio online non è gratis. La cosa assurda è che abbiamo segnalato commenti veramente orrendi e la risposta di Facebook è che quei commenti non sarebbero stati rimossi perché non ritenuti offensivi».