«Il problema di fondo è che non si può pensare che solo nei periodi di necessità i Vigili del Fuoco possano aumentare repentinamente».
Lorenzo Elia è il comandante dei Vigili del Fuoco di Taranto e spiega che la soluzione alla mancanza di personale nei periodi di maggiore richiesta non è così semplice. «Ci vuole tempo – spiega – per formare un professionista delle forze armate. E poi si rincorrono sempre le mancanze, come quelle per i pensionamenti. I numeri, alla fine dei conti sono sempre quelli e quindi si cerca di fare il possibile. Può capitare che un Vigile del Fuoco venga chiamato nelle sue ore di riposo psicofisico se capitano grandi eventi difficili da gestire, ma capita ovunque. Si tratta di casi sporadici».
La prevenzione, secondo Elia, è importantissima. A breve, infatti, partirà la convenzione con la Regione Puglia utile a fronteggiare l’emergenza incendi boschivi. «Il problema – aggiunge il comandante – è che comunque, noi ci troviamo a fronteggiare non solo incendi boschivi, ma incendi di vegetazione in genere, come i pascoli della Murgia. Taranto ne ha diversi nella zona alta di Martina Franca».
La Regione Puglia, inoltre, ha stanziato delle risorse aggiuntive per le squadre dei Vigili del Fuoco. «Quest’anno –afferma Elia – come corpo nazionale e direzione regionale, ci siamo mossi in anticipo. Abbiamo già contattato tutte le provincie delle Puglia e tramite le Prefetture, abbiamo cercato di fare un’azione di sensibilizzazione degli enti coinvolti nella gestione del rischio boschivo e della vegetazione in genere. È un sistema che dovrebbe portare alla corretta gestione di questi eventi».
Corridoi tagliafuoco, la pulizia e falciatura dei terreni incolti dalle erbe secche, essere certi della riserva idrica e non solo, serve a prevenire gli incendi.
«La riserve idrica è fondamentale, andare a perdere l’acqua in un’altra città rallenta gli interventi e li rende logisticamente difficili. È una cosa che dipende dai comuni e non è di secondaria importanza, perché un incendio fermo anche per mezz’ora divampa facilmente. Se nessuno – afferma Elia- fa nulla sulla prevenzione è come lottare con i mulini a vento. Non ci sono risorse che bastino per gestirei grandi incendi che si manifestano. Poi c’è la flotta aerea di Stato, composta di Canadair e grandi mezzi utili a spegnere i grandi incendi, ma, insieme alla Protezione Civile vengono gestite le richieste che vengono da tutte le Regioni».
Per quanto riguarda i mezzi di soccorso, anche il comandante Elia concorda. «Spesso è difficile reperire i pezzi di ricambio. Le case produttrici dei mezzi hanno difficoltà a soddisfare le nostre esigenze, ci sono ritardi che portano a consegne tardive. Noi stiamo aspettando le forniture di due mezzi Aps, le autopompe, ma c’è un ritardo nelle forniture e sono ferme»