“Io” è un dialogo con se stessi raccontato dal regista tarantino Peppe Carucci, prodotto da Clickom, con la fotografia di Maurizio Galizia.
«Ho scritto il film nel 2021 -racconta il regista- in pieno lock down. È nato da una riflessione che ho fatto durante un viaggio in treno tra Bologna e Verona».
È la storia di Adele che, in una notte insonne nel 1961, si alza dal letto e passeggia per le strade della Città Vecchia di Taranto. Vicoli che il regista definisce palcoscenico «reale e naturale» del corto. Durante la notte fa degli incontri con la propria coscienza attraverso gli odori e le luci della città, stringendo in mano l’oggetto che l’accompagnerà per tutto il tragitto, che rappresenta il suo rapporto con i propri cari, il proprio passato e magari la svolta per un futuro diverso. «Io» è un racconto autobiografico, ma allo stesso tempo universale.
La colonna sonora è stata curata da Anèt, la nostra Anna Abatemattei, e dal compositore Fabio Barnaba.
Valentina Castellaneta ha intervistato Anèt per scoprire tutte le curiosità su questa esperienza e molto molto di più