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mercoledì 9 Luglio 2025

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Il servizio di Valentina Castellaneta

Charles Moriarty non è solo il primo fotografo ad aver immortalato Amy Winehouse è stato anche un suo grande amico e ieri ha partecipato all’inaugurazione della mostra fotografica che, come ogni anno, celebra la collaborazione tra il Medimex e il MArTA, il Museo Archeologico Nazionale di Taranto, per un incontro pubblico, raccontando l’artista fotogramma dopo fotogramma.
Si potrà visitare fino al 6 luglio «Amy Winehouse before Frank by Charles Moriarty», una mostra mai esposta in Italia, 50 fotografie dell’artista ai suoi esordi e che presto sarebbe diventata una star mondiale grazie alla voce potente e ai suoi testi.

Un giorno di pioggia a New York, una macchina fotografica delicata e foto scattate in una cabina telefonica, in una lavanderia o nella casa di un cugino di Moriarty.

Quello che ne esce è inconsapevolezza, voglia di raccontare e tanta spensieratezza. Scatti appositamente selezionati per dialogare con l’esposizione permanente del museo e, soprattutto, con la mostra Penelope, dedicata all’eroina omerica, ospitata nelle sale attigue sino al 6 luglio.

Due donne molto diverse tra loro ma iconiche e raccontate in modo sbagliato dalla società, la prima moglie ferma ad attendere il ritorno dell’eroe, la seconda un star viziata che ha ceduto ad alcol e droga. Ma in realtà erano molto di più: Penelope un’eroina che ha salvato la sua Itaca dai Proci, Amy una ragazza che aveva qualcosa da dire, una grande voce con cui dirlo e voleva solo fare musica.